Quali documenti servono per vendere casa

Facciamo chiarezza: quali documenti devi preparare per la compravendita di casa tua

Quando decidi di mettere in vendita casa tua, è importante considerare fin da subito i documenti che dovrai procurarti e sistemare, indispensabili per la compravendita, ma anche fin dalle prime visite

La cosa che ti consiglio è di verificare appena possibile tutto quanto, di modo da non trovarti impreparato avanti al notaio e soprattutto nelle visite e trattative, in cui devi saper dare un quadro completo della situazione di casa tua a chi chiede, sempre pronto a qualunque domanda.

 

Parola d’ordine: Mai impreparato!

Mai essere impreparato! Ovviamente se hai affrontato il problema con calma è probabile tu abbia avanzato e ragionato la soluzione e magari l’hai già attuata o è in corso di attuazione.

Generalmente, hai i documenti che hanno interessato l’acquisito di casa tua, quindi il primo passo è tirare fuori dall’armadio proprio quella cartellina in cui avevi riposto tutto quanto.

Invece se la casa che vuoi vendere l’hai fatta costruire personalmente, allora dovresti avere copia della sua intera documentazione progettuale.

In entrambi i casi i documenti necessari sono gli stessi, sia che si tratti di casa indipendente che di appartamento, di seguito te li spiego.

 

La documentazione urbanistica

Devi raccogliere tutti i titoli autorizzativi del tuo immobile, dalla sua realizzazione alle eventuali modifiche che sono state attuate nel tempo. Se hai a che fare con un immobile datato, magari arrivato a te da una successione, fatto costruire o acquistato dai tuoi genitori o dai nonni, e non sei sicuro di avere a disposizione tutte la documentazione, è opportuno fare una ricerca presso gli archivi dell’ufficio tecnico del comune in cui l’immobile è presente per recuperare le vecchie autorizzazioni lì conservate.

Una volta recuperata questa documentazione dovrai procedere con una verifica di corrispondenza fra stato di fatto di casa tua e quanto regolarmente autorizzato in comune.

Ovviamente se ci sono delle discrepanze, o meglio chiamate difformità, è fondamentale regolarizzarle facendo si che la situazione attuale del tuo immobile trovi esatta corrispondenza con l’ultimo titolo autorizzativo e la situazione sia regolare.

 

La visura e planimetria catastale

La visura e la planimetria catastale rispecchiano la situazione attuale del tuo immobile così come “denunciata” al Catasto Fabbricati.

Ti sottolineo che non è detto che se la situazione è in regola dal punto di vista urbanistico lo sia anche da quello catastale o viceversa, è molto probabile ma non lo dare per scontato, procedi sempre, e sottolineo sempre, con la doppia verifica.

Qualora non ci sia una corrispondenza, o manchi qualche parte della proprietà, fra la planimetria catastale e lo stato dei luoghi di casa tua è necessario sistemare la planimetria e allineare le situazioni.

Per farti un esempio questa cosa può capitare quando l’immobile è stato oggetto di alcune modifiche interne o esterne che non si  sono concluse con una corretto aggiornamento della situazione catastale e magari quelle stesse modifiche sono state attuate senza richiedere alcuna autorizzazione edilizia anche se necessaria. Quindi devi regolarizzare quelle opere su entrambi i fronti.

Casi del genere sono frequenti con immobili datati che magari sono anche  già stati oggetto di passaggi di proprietà prima di arrivare a te, sai un tempo certe cose potevano “sfuggire” o non essere considerate con il peso attuale, quindi è bene sempre controllare, non c’è alternativa.

 

L’ Attestato di Prestazione Energetica, per gli amici APE!

Altro documento indispensabile che ti chiederà il notaio, ma anche obbligatorio nella pubblicità per la vendita del tuo immobile, infatti nel suo annuncio devi indicare la classe energetica in cui ricade e l’indice di prestazione energetica, tieni presente che la persona interessata ha il diritto di farti domande in merito.

L’attestato deve essere redatto da un tecnico competente regolarmente iscritto presso l’elenco dei certificatori della regione in cui ricade casa tua.

Ha una validità di dieci anni, la data di emissione la trovi sullo stesso, quindi potrai verificare facilmente se quello che magari hai a disposizione è ancora in vigore, potresti averlo predisposto, ad esempio per la locazione dello stesso immobile o a seguito di una sua ristrutturazione. Tieni presente però che se hai fatto delle modifiche all’involucro edilizio o agli impianti, successivamente alla sua redazione, sei tenuto a rifarlo, perchè anch’esso deve fotografare la situazione “energetica” finale. Se le modiche che ti dicevo sono state realizzate con la richiesta di un’autorizzazione edilizia sicuramente a conclusione dell’iter urbanistico avrai provveduto a consegnare in comune l’Attestato di Prestazione Energetica.

 

Non devi fare tutto da solo

Capisco che non sia facile destreggiarsi in tutto quanto…

Ovviamente tutte le verifiche urbanistiche e catastali che ti ho raccontato puoi farle di persona, ma la cosa migliore è affidarti ad un tecnico professionista che  si occupi di tutte le ricerche, confronti e verifiche e provveda a predisporre eventuali regolarizzazioni necessarie.

 

Nella mia consulenza Vendo casa mia , pensata per accompagnarti passo dopo passa nella vendita da protagonista della tua casa,  mi occupo personalmente della verifica dei documenti: facendo ordine, recuperandoli e risolvendo eventuali problematiche inaspettate, aiutandoti a raggiungere il tuo obiettivo.

Eccomi! Pronta ad aiutarti!

 

 

 

 

Alessandra Taricco

taricco.a@bbradio.it
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