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Quando manca la pratica edilizia cosa può succedere?

A volte si crede di poter fare dei lavori in casa di trasformazione o di ristrutturazione senza chiedere alcuna autorizzazione al comune. L’errata credenza che spinge ad agire in questo modo è pensare di poter risparmiare, sveltire i tempi di realizzazione o semplicemente ignorare la necessità di un’autorizzazione a procedere con quanto si vuole fare.

Purtroppo gli effetti di certe azioni possono avere delle ripercussioni abbastanza fastidiose e pesanti.

Continua la lettura, ti racconto quali conseguenze può avere la mancanza della pratica edilizia nella ristrutturazione di casa .

Multe salate durante il cantiere

Uno degli errori che puoi commettere è credere, eliminando la pratica edilizia, di risparmiare grosse cifre sui costi professionali dell’architetto e sulle eventuali spese amministrative: oneri, marche da bollo e diritti di segreteria.

E’ esattamente il contrario. Se durante i lavori il comune si accorge che stai procedendo senza autorizzazione sono dolori. Ricorda che basta la segnalazione di un vicino geloso, oppure anche di un passante particolarmente attento e curioso per attivare gli accertamenti del comune.

La conseguenza è che ti ritrovi a dover sospendere i lavori, pagare una multa salata per un cantiere in corso non autorizzato e sei costretto, se vuoi proseguire nelle opere, a regolarizzare la faccenda. Quindi sei obbligato a fare predisporre ad un tecnico abilitato  la pratica edilizia opportuna con conseguente pagamento di oneri comunali, in aggiunta alla sanzione, nonché l’attività professionale del tecnico.

Senza contare il ritardo delle tempistiche che ti eri prefissato,  il dover rimandare a tempo indeterminato la presenza di un’impresa che tanto ti eri sudato.

Sappi che è possibile sanare questi lavori illeciti solo nel caso in cui siano ammessi da normativa comunale, in caso contrario sei obbligato ad eliminarli. Ooltre alla rabbia hai anche il costo delle eventuali demolizioni e smantellamenti.

Parte dell’attività dell’architetto, di cui  hai creduto di poterne fare tranquillamente  a meno, è proprio anche accertarsi e verificare la fattibilità di quanto vuoi realizzare sulla base della norma tecnica comunale. Inoltre nel caso in cui le tue idee non siano fattibili può indicarti delle alternative, quando ci sono, che possono risolverti il problema integralmente o in parte, ma in modo ufficiale.

A conti fatti sicuramente avresti fatto molto meglio a iniziare i lavori solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione necessaria.

Perdita dalle detrazioni fiscali

Se per i lavori che hai realizzato hai richiesto delle detrazioni fiscali, in qualunque momento l’Agenzia dell’Entrate o l’ente di competenza può procedere a delle verifiche e controlli.

Nel caso in cui non fosse rintracciabile alcuna pratica edilizia rilasciata per quei lavori o la stessa non fosse coerente con quanto effettivamente realizzato anche testimoniato da fatture e pagamenti, le conseguenze possono essere veramente pesanti.

I controlli sono molto ferrei, la verifica viene fatta non solo sull’esistenza della pratica edilizia, ma anche sulla integrità e completezza in ogni sua parte.

Il proprietario, o chi beneficia delle detrazioni rischia di perderle e addirittura dover restituire quelle già ricevute.

Senza pratica edilizia non si vende

Infine ma non ultimo motivo per importanza, se non c’è una pratica edilizia che attesta la situazione attuale della casa la sua compravendita non può avvenire.

Il venditore ha l’obbligo di fornire al notaio gli estremi delle pratiche edilizie legate all’immobile compravenduto, che saranno citate nell’atto, dichiarandone la coerenza con lo stato di fatto. Se la conformità urbanistica e catastale, di cui ti avevo già parlato in questo articolo  non c’è, il notaio non procede nella vendita fino alla sua sistemazione. Nella maggior parte dei case queste difformità sono dovute ad una pratica edilizia mai richiesta o non corrispondente con quanto effettivamente realizzato.

Anche in questo caso, oltre al danno economico di dover pagare sanzioni e regolarizzazioni, esiste il rischio di scoraggiare e perdere l’acquirente.

Dopo quanto ti ho raccontato, ti chiedo: “Vale la pena non predisporre la pratica edilizia per dei lavori in casa?”

Infine non credere di dover affrontare tutto questo da solo, puoi chiedere il supporto di un architetto in grado di offrirti un aiuto concreto che possa guidarti e accompagnarti nelle tue scelte. Ovviamente sarebbe meglio farlo prima di prendere qualunque decisione e non dopo per risolvere un danno fatto. Vorrà dire che in questo caso l’architetto tirerà fuori dal mantello i suoi superpoteri.

Sono curiosa di sapere se ti è mai capitato di dover affrontare qualche problema legato alla mancanza della pratica edilizia di una casa. Scrivimelo nei commenti.

Alessandra Taricco

taricco.a@bbradio.it
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